Il te verde è una pianta officinale dalle tante proprietà. Tra queste, il drenaggio dei liquidi corporei e l’equilibrio del peso corporeo. Indicazione, tra l’altro, presente anche nelle indicazioni fisiologiche ammesse nelle etichette degli integratori alimentari a base di te verde (Camellia sinensis L.), come da disposizione del Ministero della Salute.
Durante la gravidanza, quindi, potrebbe essere utile un’azione drenante?
Parliamo prima di tutto di sicurezza: è sicuro bere te verde in gravidanza?
Le opinioni, come sempre, sono discordanti. In gravidanza è fondamentale un apporto abbondante di liquidi, assumendo almeno 2 litri di acqua al giorno (NB: consigliamo di cambiare sempre l’acqua assunta in quanto le diverse composizioni di minerali consentiranno di assumere con maggiore probabilità i minerali di cui avete bisogno).
Le preoccupazioni maggiori riguardo l’assunzione di te verde in gravidanza sono:
La caffeina deve essere eliminata in gravidanza? Non del tutto. La caffeina è una sostanza stimolante che agisce sul sistema cardiovascolare aumentando la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. E’ inoltre una sostanza diuretica che potrebbe determinare una eccessiva perdita di liquidi, da evitare in gravidanza. Inoltre, la caffeina è una sostanza che può passare direttamente al feto il quale non ha la stessa capacità metabolica di una persona adulta.
Tuttavia, una dose ridotta quotidiana (200 mg/die) non comporta rischi per la mamma e per il bambino. Anche in questo caso, come sempre in natura, è la dose che fa il veleno.
L’acido folico è una sostanza fondamentale in gravidanza per lo sviluppo neurologico del feto, soprattutto durante il primo trimestre. Il ferro invece consente una corretta ossigenazione del bambino e il te verde può ridurne l’assorbimento. E’ proprio per questo motivo che si consiglia di non assumere te verde durante i pasti (soprattutto se ricchi di cibi contenenti ferro).
Bisogna sicuramente prestare attenzione e considerare i dati che ci offre la ricerca scientifica. E’ indubbio che l’esagerazione comporti problemi.
Diversi studi scientifici – complici le differenze di metodo – confermano l’utilità e la sicurezza nell’assunzione moderata di te verde in gravidanza o, invece, ne evidenziano i pericoli.
Lo studio di Liu et al. pubblicato su Birth Defects Research Part A: Clinical and Molecular Teratology nel 2015 mostra l’effetto del te verde in 1724 donne in stato di gravidanza e il potenziale rischio di difetti del tubo neurale (spina bifida, ecc) in seguito al consumo di te verde (che causerebbe riduzione della concentrazione plasmatica di acido folico). Di queste donne, il 16.2% ha assunto sempre te verde, prima e durante la gravidanza; il 13.2% più di 6 volte a settimana; il 29.0% meno di una volta a settimana. La concentrazione plasmatica media di folati era 48.7 nmol/L nelle donne che avevano bevuto te verde e 45.2 nmol/L nelle donne che non lo avevano bevuto, senza particolari differenze statistiche. I ricercatori hanno quindi concluso che non vi è associazione tra l’assunzione di te verde e la concentrazione plasmatica di folati nelle donne in gravidanza. Bassi livelli di assunzione di te verde non sono associati ad una diminuzione della concentrazione plasmatica di acido folico nella popolazione cinese con alta o bassa prevalenza di difetti del tubo neurale.
Lo studio di Lu et al. pubblicato nel 2017 su Birth indaga sulla presenza di effetti avversi dovuti al consumo di te verde durante la gravidanza. In particolare, la preoccupazione maggiore era legata alla presenza di caffeina, associata a parti prematuri e riduzione del peso del bambino alla nascita. Lo studio ha coinvolto 8775 donne in stato di gravidanza. Di loro, soltanto il 16% assumeva abitualmente te verde (più di uno a settimana). I ricercatori hanno così potuto concludere che un consumo occasionale e ridotto di te verde durante la gravidanza non è associato al rischio di parto pre-termine o a crescita fetale anormale.
Conclusioni differenti, invece. per lo studio pubblicato in Giappone nel 2015 da Okubo et al. sulla rivista Nutrition Research. Obiettivo dello studio era quello di verificare l’incidenza dell’assunzione di caffeina in gravidanza in un paese, il Giappone, con differenti abitudini alimentari rispetto all’Occidente. Sono state incluse nello studio 858 donne che assumevano caffeina principalmente da te verde giapponese o cinese (73.5%). I ricercatori hanno in questo caso concluso che l’apporto di caffeina in gravidanza (1 tazza di te al giorno) è associato ad un aumentato rischio di parto pre-termine. Nessuna influenza, invece, per quanto riguarda una possibile riduzione del peso alla nascita e una riduzione della dimensione del bambino in relazione all’età gestazionale.
Utili anche le conclusioni di Shiraishi et al. che hanno pubblicato uno studio nel 2010 su BioScience Trends per verificare la correlazione tra livelli di acido folico e consumo di te verde in gravidanza in un campione di 254 donne in stato di gravidanza che assumevano alte quantità di te verde (stabilite come più di 57.3 mL per 1.000 kcal). In questo caso si è visto che un alto consumo di te verde può effettivamente incidere negativamente sui livelli plasmatici di acido folico in gravidanza.
Gli studi scientifici possono offrirci diversi spunti di riflessione. Sicuramente, come dicevamo, la moderazione è la strada più sicura. Tuttavia è possibile approfittare dei benefici del te verde anche in gravidanza: